Chi si occupa dell'azienda?
"Oggi io e mia sorella Monica, ma mio padre è ancora presente e supervisiona tutto. Del resto il proprietario è ancora lui."
Come è nata la vostra storia come maglificio per lo sport?
"Tutto è iniziato nel 1965 da mio padre. Aveva una grande passione per il ciclismo e correva in bici nella categoria juniores con Gimondi e Motta. Ovviamente non era bravo come loro, quindi, decise di sfruttare la sua passione per lo sport in altro modo. Le sue sorelle avevano un laboratorio di maglieria. Si unì a loro e pian piano sviluppò il business incentrandolo sull’abbigliamento per il ciclismo."
Come avete conosciuto la 3Life?
"Attraverso Jarno, che è un amico di mia sorella e mia cugina Elena da tanti anni."
Da quest'anno in gara anche voi con la squadra, aspettative e obiettivi?
"Personalmente mi sono avvicinata al triathlon da circa un anno. Ho seguito lo sviluppo della nostra nuova collezione da triathlon e sono entrata in contatto con alcuni grandi atleti che ci hanno aiutato a costruire al meglio i nostri prodotti. Vengo dal nuoto, faccio ancora gare di nuoto durante l’inverno. In bici ci sono sempre andata per ovvi motivi. Tutti mi dicevano che avrei dovuto provare il triathlon. Ho provato. La mia prima gara è stata a Barcellona. 8000 persone. Un’emozione unica. Mi è piaciuto molto e ho deciso di continuare. Poi ho incontrato Jarno ad una gara a Milano e mi ha convinta ad unirmi alla 3Life. Quest’anno l’obiettivo è quello tra le gare di inserire un Olimpico. Probabilmente Bardolino. Sicuramente riparteciperò a Barcellona. E poi c’è la nostra Granfondo, sullo Stelvio. Purtroppo con il lavoro che faccio, viaggiando molto devo adeguarmi per gli allenamenti. Ma farò del mio meglio."
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