3LIFE ASD

3LIFE ASD

lunedì 29 settembre 2014

Tanti appuntamenti di corsa ieri per la 3Life

Tante le gare di corsa che nel fine settimana hanno visto protagonisti gli atleti della 3Life. Iniziamo con la più prestigiosa, la Maratona di Berlino in Germania. Tra le migliaia di atleti al traguardo anche i fratelli Gerosa e Marco Riva, atleta che con tutta probabilità vestirà tra poco la casacca 3Life. Michele Gerosa ha chiuso la gara in 2:53.54, mentre Fabio in 3:37.57. In mezzo a loro Riva che ferma il cronometro a 3:16.35. «Percorso molto veloce e con tantissimi spettatori. Noi abbiamo fatto tutti e tre il personale e il vincitore keniano Dennis Kimetto ha fatto il record del mondo con 2:02.57» commenta Michele.

Altra manifestazione estera è stata la StraLugano, in Svizzera, manifestazione podistica con la possibilità di scegliere tra due diverse distanze, la 10 km o la più lunga 30 km. A difendere i colori 3Life Fabio Marchese che nella 30 km conquista un buon 32° posto tra gli M40 correndo in 2:05.35. Stessa distanza e categoria per Roberto Gilardoni, tesserato Fitri 3Life, 61° in 2:12.01 e Luca Negri, 388° in 2:50.39.

Doppio appuntamento ieri a Oggiono con la corsa in montagna. Di scena infatti la Super Trail del San Genesio, sulla distanza di 60 km con dislivello positivo di 3400 metri, e la gara più corta Trail con percorso di 28,5 km e dislivello positivo di 1320 metri. Anche qui due i portacolori 3Life hanno completato la distanza più breve, gara che ha visto primi al traguardo appaiati Luca Carrara (Valetudo Skyrunning) e Benedetto Roda (Carvico Sky Running) in 2:18.54. Il ballabiese Oreste Alegi ha completato la sua prova in 2:56.27 con un ottima 15^ posizione tra i maschi e la quinta di categoria tra gli M23-39. Più dietro Fabrizio Brini, 72° in 3:42.50 e 33° M40-49.

Roberto Maino ha invece preso parte alla Half Marathon di Mille Città di Bergamo che ha visto al traguardo ben 979 concorrenti in campo maschile. A vincere è stato il ruandese Jean Baptiste Simukeka, in gara con i colori della RCF Roma Sud, tagliando il traguardo in 1:06.02. Per l'atleta della 3Life 220° posto con la prestazione di 1:34.13 che gli vale il 39° tra gli SM35.

Giovanni Mazzei è terzo tra gli S2 all'Elbaman 70.3

Grande prestazione di Giovanni Mazzei, che ieri all'Elbaman 70.3 ha conquistato la terza posizione di categoria tra gli S2, 26° in campo maschile. Mazzei, classe '85, era all'esordio sulla distanza e ha tagliato il traguardo in 5:25.54 dopo aver completato 1,9 km a nuoto in 33.30, 94 km in bicicletta  in 3:10.03 e la mezza maratonina finale per raggiungere il traguardo in 1:37.29.
«Sono molto soddisfatto» commenta Giovanni, «queste settimane sono state complicate per mille motivi e avevo deciso che questa era l'occasione giusta per il riscatto! Sono partito deciso facendo una buona frazione a nuoto e poi un'ottima parte in bici. Purtroppo ho sbagliato la mia frazione preferita, quella a piedi, ma noie muscolari e il gran caldo non mi hanno fatto esprimere al mio meglio. Pazienza, era la prima gara 70.3 e ho preso le misure per le prossime».
Per lui un podio inaspettato e lo sguardo che va a finire sui prossimi impegni: «non pensavo proprio di arrivare terzo di categoria, infatti avevo già prenotato il traghetto per rientrare e ho dovuto dare la delega per le premiazioni. Ora mi fermerò qualche settimana, poi sarò in Valtellina per la Winetrail e a fine novembre correrà la Maratona di Firenze».
A vincere è stato lo svizzero Dominik Rechsteiner con il tempo di 4:45.02. In gara anche diversi compagni di squadra di Mazzei. Jarno Vannucchi 76° in 5:50.02 con il 22° posto tra gli M1, Matteo Alberti 104° in 6:00.27 22° S4 e Andrea Cappoli 198° in 6:34.22, 28° S3. Ritiro invece per Fabrizio Brambilla.

domenica 28 settembre 2014

Dell'Oro racconta il suo Endine Lake Olympic Triathlon

Endine Lake Olympic Triathlon di scena quest'oggi a Spinone al Lago, in provincia di Bergamo. Atleti impegnati prima in 1,5 km a nuoto, poi in 42 in biciletta e quindi in 9,5 a piedi. A vincere è il campionissimo Daniel Fontana, portacolori della DDS di Milano al traguardo in 2:09.11 con ben 8 minuti di vantaggio su Federico Incardona, secondo classificato. Per la 3Life Renato Dell'Oro chiude 76° in 2:37.05.

Di seguito il resoconto della sua gara pubblicato sul profilo facebook: «Ultimo Triathlon della stagione, è la 17^ gara e dopo la massacrante XGardaMan e una settimana a tutta Birra, nel senso che invece che allenarmi ho bevuto litri di birra, alternandone sapientemente un'infinità di tipi, non solo quantità, ma anche quantità. Sono consapevole di non essere al top, ma so anche che un olimpico posso farlo discretamente dopo essermi impegnato per 8 mesi. Una settimana di svacco non mi può mandare a zero! Comunque non sono carichissimo, lo si capisce anche dal pelo lungo con cui mi presento: gamba pelosa uguale poca voglia. E poi sento il bastardissimo dolore al costato che a volte mi ha fatto saltare sulla corsa. Si nasconde, ma io lo percepisco e non sono tranquillo. Va bene non fare una gara al top, ma non voglio chiudere la stagione passeggiando.
L'atmosfera da ultimo giorno di scuola scompare velocemente, quando la cerniera della muta finisce la sua corsa sulla cremagliera il cervello va in modalità gara. Siamo in 300, ho il pettorale 51, ma non ho fatto stime sui tempi. Decido un po' a caso che il mio obiettivo è entrare nei primi 100, poi il massimo sarebbe confermare il numero di pettorale, ma sarà dura, ci sono diversi atleti non in rank che vanno più forte di me.
L'acqua è piuttosto fredda e molto marrone. Nemmeno il tempo di fare 2 bracciate che viene dato il via. Molto larghi nel primo tratto, zero botte ma difficoltà a seguire una scia: l'acqua è troppo scura. Non fa niente, oggi mi sento bene in acqua e non ho bisogno di scia, mi basta tenere qualcuno vicino per mantenere un ritmo costante e decoroso. La tranquillità viene interrotta da un hooligan che sembra entrato nel lago col solo scopo di farmi viola. Botte, strattoni e ad un certo punto decido che è troppo: interrompo la nuotata, tiro fuori la testa e gli grido un bel "Vaffanculo!". Lui non sente ma io mi sento meglio e riprendo il mio lento incedere nel lago d'Endine. Nuoto e penso che anche se marrone è bello e mi spiace che sia la mia ultima nuotata dell'anno in acque libere. Forse penso troppo e perdo concentrazione: cose che si pagano. Ho perso la traiettoria migliore e così per uscire dall'acqua devo farmi un centinaio di metri in più. Comunque esco stando sotto i 30': e non era più corta!!!
Sorprendentemente veloce a togliere la muta (beh, dopo 17 gare certi automatismi dovrebbero essere naturali!) ma la mia imbranataggine emerge prorompente nel momento di infilare le scarpette. Inutile perdere la calma, si perde solo altro tempo. Con pazienza rimedio alla mia imprecisione e inizio a mulinare le gambe. Ne passa uno brillante la cui scia è utile per prendere il ritmo e raggiungere la salita del Gallo. All'attacco della salita saluto tutti, tengo il 50 e mi faccio i sei chilometri di salita quasi tutti in piedi. La strategia paga, supero mucchi di ciclisti che mulinano le gambe velocemente ma senza efficacia. Discesa a tutta, non mi tiene nessuno. La seconda parte di salita è più dolce, ma ha un falsopiano bastardissimo e io sono un po' più stanco. Non mollo, so che nella corsa dovrò gestirmi e quindi voglio spingere in bici. Seconda discesa: concentrato e cattivo non mi faccio intimorire dalla pendenza a dai bruschi tornanti. Qualcuno finisce contro qualche ringhiera, ma senza brutte conseguenze. Si finisce con un lungo tratto pianeggiante dove vengo risucchiato da un gruppetto si fanno gli ultimi 2 chilometri collaborando un pochino. Giù la bici, ancora problemi al cambio: le vecchie Brooks non hanno voglia di essere calzate. In qualche modo le ho sui piedi e comincio a correre. Inizio a consultare muscoli e organi. Le risposte sono confortanti: muscoli ok, qualche problema alla cassa toracica ma non sembra grave come altre volte. Accetto il fatto che non posso correre a tutta, meglio vedere come sto dopo qualche chilometro. Anello da 2,5 chilometri da fare 3 volte. Sulle salite i battiti si alzano ed è chiaro che forzando ulteriormente andrei in contro ai soliti dolori. Non voglio finire camminando. Il mio correre piano è come utile per guadagnare posizioni. Il percorso è vario, tutto su sterrato compatto o piastrelloni, i 3 giri passano veloci e imbocco il bivio che in 2 chilometri mi porterà al traguardo. Ho un compagno di corsa che mi sembra in affanno, però non molla, pensa di potermi tenere e questo mi dà ritmo. Ma col cavolo che lui può correre con me: mancano meno di 2 chilometri e non sono stato male, ora è il momento di spingere. La gente lungo il percorso ci incita e io sorrido, perché sto quasi bene, non sono stravolto e ormai sono arrivato. Capisco di aver staccato il mio compagno perché ora la gente grida "bravo" quando passo e dopo qualche secondo incita qualcun altro. Svolta secca su un ponticello, un volontario (secondo me erano di più i volontari dei volenterosi che hanno gareggiato!) dice che mancano 500 metri e io ho davanti un gruppetto di 5 o sei atleti. Vanno più piano di me e si controllano a vicenda. Io li voglio superare. Allungo la falcata, le gambe non si lamentano, volo e inesorabilmente li riprendo. Passo il primo del gruppo e nessuno prova a rispondere. Un altro volontario mi dice che mancano "solo" 400 metri. Ma come!? E' tre minuti che corro come un pazzo dopo che mi hanno detto che mancano 500 metri e adesso ne mancano 400? Mi assale il dubbio di essere partito troppo presto. Mica posso piantarmi! 400, 300, o mille: non fa niente, io non mollo. Se vogliono raggiungermi devono correre più forte. Ecco il traguardo: il secondo tizio aveva sparato un numero a caso. Per fortuna perché un po' di stanchezza si sente e forse altri 300 metri non li avrei tenuti. Mi volto e sono solo ma non rallento: la gente fa il tifo e il traguardo si avvicina veloce. Ci sono. Urlo di gioia. Gioia perché ho dato tutto, perché è stata una gara bellissima, perché era l'ultima gara dell'anno e l'emozione di passare sotto il traguardo è sempre tanta.
76° assoluto e 19° di categoria, in 2h37'. Lontano anni luce dal mio compagno di avventura, un Christian Mandelli in grande forma! E alla fine, contano relativamente i numeri, oggi è stata una bellissima giornata, se perfetta non lo so, ma oltre allo sport c'è stata tanta gioia. Unico rammarico: non aver chiuso con i fiumi di birra che ci eravamo promessi con Albertino Milwaukee . Rimarrà il prossimo obiettivo. Io ho chiuso con un improbabile gelato alla cipolla rossa di tropea!»

lunedì 22 settembre 2014

Alegi e Ticozzi brillano alla Ranbir. Crucifero alla ZacUp

Seconda edizione della Ranbir sabato a Bosisio Parini. Gara di corsa...e di bevute! Percorso di due chilometri da ripetere quattro volte e a ogni passaggio, traguardo escluso, una lattina di birra per guadagnare 4 minuti di abbuono sul tempo finale. Successo maschile di Davide Maggi che corre gli 8 km in 35.17, tempo che diventa poi di 23.17 grazie alle tre birre bevute.
Bravissimo Oreste Alegi che conquista un meritatissimo quinto posto. Per lui tempo effettivo di 36.55 e tre birre che lo trasformano in 24.55. Ottimo risultato considerando i 164 concorrenti che hanno concluso la gara. Presente anche Alfredo Ticozzi, decimo in 40.31. Anche lui si beve tre birre ed ecco il tempo scendere a 28.21.

Antonella Crucifero ha invece preso parte alla seconda edizione della ZacUp, skyrace corsa ieri mattina ed organizzata dal Team Pasturo con più di 400 atleti alla partenza. La manifestazione, in memoria di Andrea Zaccagni, proponeva un percorso di 27 km con 2650 metri di dislivello sui sentieri della Grigna Settentrionale e rappresentava la terza tappa del Circuito Lombardia Skyrunning. In campo femminile vittoria mai in discussione per Elisa Desco, piemontese dell'Atletica Alta Valtellina, che chiude in 3:28.49. Crucifero ha invece conquistato il 23° posto tagliando il traguardo in 4:53.54.

domenica 21 settembre 2014

XGardaMan: Figini primo M2 nel Cross, Dell'Oro secondo S4 nel K113

Toscolano Maderno, in provincia di Brescia, è stato teatro quest'oggi dell'XGardaMan, gara di triathlon offroad organizzata dal Triathlon Lecco del presidente Renzo Straniero su tre diverse distanze. La K113 prevedeva una prima frazione a nuoto di 1,9 km, la seconda ciclistica in mountain bike di ben 90 km con dislivello positivo di 2600 metri, seguita da una mezza maratona di trail. Successo maschile per Marco Saia dei Los Tigres, al traguardo in 6:32.31. Per la 3Life un solo atleta al traguardo, si tratta di Renato Dell'Oro, 18° in 8:01.19, completando le tre frazioni in 43.22, 5:25.30 e 1:52.28. Per lui seconda posizione nella classifica di categoria tra gli S4. «Ce l'ho fatta, come mi ero promesso, braccia alzate al traguardo. Nessuna lacrima ma il tentativo di un sorriso. E poi la soddisfazione di salire sul podio nella mia gara più importante dell'anno» commenta Dell'Oro.
Nella gara Cross (1 km nuoto, 25 mtb e 8 podistici) successo maschile di Giovanni Maiello dell'A.S. Virtus in 2:00.40 e ottima prestazione per Luca Figini, settimo in 2:10.31 conquistando la vittoria di categoria tra gli M2. «Bellissima la gara sia come location che come organizzazione di Renzo Straniero. Peccato che nel nuoto abbia avuto grossi problemi, ero quasi li per ritirarmi, poi ho ripreso il ritmo e ho recuperato uscendo intorno al 30° posto. Quest'anno in acque libere non riesco a dare il meglio, dovrò lavorare di più con Valeria Vergani» spiega Luca, «nella frazione in mountain bike ho spinto forte sin dall'inizio e guadagnato parecchie posizioni facendo registrare il quarto tempo assoluto. La corsa molto dura mi fa guadagnare ancora un paio di posizioni chiudendo settimo a pochi secondi dal podio. Più che felice per il podio di categoria e per la bellissima giornata passata con tanti amici, tra gli ulivi non potevo deludere!»

Al traguardo anche Oreste Alegi, 65° in 2:38.27 con il nono posto tra gli S4 frutto degli intertempi di 21.42, 1:22.16 e 54.31. Nessuno della 3Life ha invece preso parte alla gara Supersprint con 400 metri a nuoto, 10,5 km in bici e 2,5 a piedi.

martedì 16 settembre 2014

Bellagio SkyRace con Crucifero terza di categoria

Bellagio SkyRace di scena domenica lungo la dorzale Bellagio-Monte San Primo. Percorso di 27 km totali per un dislivello positivo di 1830 metri. Vittoria per uno dei tanti specialisti in gara, Daniel Antonioli del Ras Courmayeur. L'Atleta dei Piani Resinelli ha completato il percorso in 2:31.15. Per la 3Life 50° Oreste Alegi in 3:43.04 con la 14^ posizione tra gli M2. Presente con i colori dell'Osa Valmadrera anche Matteo Alberti, 56° tra i maschi e 18° tra gli M2 in 3:46.37.

A livello femminile vittoria della bergamasca Martina Brambilla, in gara con i colori della Carvico Skyrunning, al traguardo in 3:19.27. Brava anche Antonella Crucifero, ottava in 3:57.28 conquistando il il terzo gradino del podio di categoria tra le F3.

lunedì 15 settembre 2014

Anche la 3Life al traguardo della Mezza di Monza

2906 iscritti per la'11^ edizione della Mezza di Monza corsa ieri con l'organizzazione di Aspes Milano e promossa dal Comune di Monza con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, dalla Provincia di Monza Brianza, dalla Regione Lombardia e dall’Autodromo Nazionale Monza.

Lungo il tracciato di 21,097 km che si snoda tra il circuito brianzolo e il parco cintato più grande d'Europa si è imposto il campione italiano di maratona Danilo Goffi, primo sul traguardo con il tempo di 1:09.14. Alle sue spalle conquistano un gradino sul podio Simone Pessina (CS S. Rocchino) secondo in 1:10.44 e Manuel Molteni (GS Villa Guardia) terzo in 1:13.21.

Al traguardo anche tre atleti della 3Life. Il migliore è stato Fabio Marchese, 177° tra i maschi e 75° di categoria tra gli H con la prestazione di 1:27.54. Fabio Cicogna è invece 661° in generale e 345 negli H in 1:39.12 con Michele Lazzari 762°, 403° H, in 1:40.32.

domenica 14 settembre 2014

Francesca Vaccani al Challenge Almere-Amsterdam

Impegno olandese ieri mattina per Francesca Vaccani che ha preso parte al Challenge Almere Amsterdam, gara internazionale di triathlon che festeggiava quest'anno la 32^ edizione.

La manifestazione prevedeva un giro a nuoto sul percorso triangolare di 1,9 km in acqua, seguito poi dalla frazione ciclistica di 92,5 km e dalla mezza maratonina a piedi per raggiungere il traguardo dopo tre giri sull'anello di 7 km. Francesca si classifica 58^ in campo femminile e seconda di categoria tra le W50 completando le tre frazioni in 6:39.04, dietro solamente alla belga Els Rinkes Hasselt che chiude in 5:43.50.

Nel dettaglio l'atleta lecchese ha nuotato in 36.04, facendo poi registrare il tempo di 3:40.56 in bici e correndo la mezza maratona in 2:07.31. «Mezzo di Amsterdam fatto» commenta Francesca, «ottima organizzazione, bellissimo il paesaggio a parte il grande vento che ha reso la bici molto snervante, ma ho scoperto soprattutto un popolo fantastico, simpatico, cordiale e con una mentalità sportiva incredibile molto diversa da quella nostra».

martedì 9 settembre 2014

Sarah Fumagalli in Canada al Mondiale IronMan 70.3

Sarah Fumagalli ha tenuto alti i colori della 3Life e di tutto il triathlon italiano, a Mont Tremblant, in Canada, dove domenica ha preso parte al Mondiale IronMan 70.3 al quale si era qualificata grazie all'ottima prestazione di quattro mesi fa a Maiorca, dove chiuse la sua gara in 5:44.58. Stavolta le cose sono andate persino meglio per la giovane lecchese, capace di tagliare il traguardo in 5:42.11 dopo 1,9 km a nuoto, 90 km in bicicletta e 21 a piedi.

«Mi sono ritrovata al Mondiale Ironman 70.3 sinceramente un po' per caso» confida, «ma ho lavorato tanto e sono arrivata a Mont Tremblant sapendo di essere pronta per la gara. Mi sono sempre allenata bene quest'estate, ma il pensiero di essere al Mondiale era motivo di agitazione. Posto divino e paesaggi da favola, un intero paese organizzato per far stare al meglio ogni atleta, qualcosa di unico».

Sarah chiude al 75° posto di categoria tra le W25-29, completando la prima frazione in 39.19, la seconda in 3:00.08 e la terza in 1:53.26: «la gara è stata piena di emozioni. Per quanto mi riguarda ho fatto ben oltre quello che mi aspettavo di fare: una frazione nuoto in miglioramento anche se resta sempre il mio cruccio, una fantastica frazione bike nonostante il percorso fosse tosto dato il perenne saliscendi, e una frazione run dura ma bella, gestita bene godendomi ogni singolo metro, spinta sia dalla tanta gente attorno intenta a fare un tifo scatenato che dalla consapevolezza che da casa in molti mi stavano seguendo».

Una prestazione, ma soprattutto un'esperienza indimenticabile, frutto del duro lavoro in allenamento e di tanti sacrifici come precisa Sarah: «questa giornata resterà per sempre impressa nella mia vita. Emozioni e sensazioni da restar senza parole, tutto perfetto e tanta tanta soddisfazione. Tanto lavoro con coach Claudio e tanti sacrifici è vero, ma anche tanto tantissimo divertimento con tutta la Threelife Triathlon e un'immensa passione, mi hanno portato col sorriso sotto il traguardo soddisfatta, immensamente felice ed emozionata. Grazie a tutti quelli che mi hanno pensato e accompagnato».

lunedì 8 settembre 2014

Quattro appuntamenti di corsa targati 3Life

Tanta corsa nel week end appena trascorso in casa 3Life. Deborah Talarico ieri mattina si è presentata sul piazza della chiesa Sant'Andrea a Maggianico per gareggiare nella seconda edizione del Km Verticale del Magnodeno, gara inserita nella festa del rione. Partenza a 220 metri di altezza e arrivo al bivacco del Magnodeno a quota 1236 per un percorso totale di 3,2 km e poco più di mille metri di dislivello positivo attraversando il Sentiero della Corna Marcia, il numero 28. Per Deborah sesto posto femminile in 58.18.

Antonella Crucifero si è a sua volta ben disimpegnata sui sentieri della Rosetta International Skyrace. Il percorso, sviluppato su un totale di 21 km, prevedeva la partenza dagli 850 metri del Polifunzionale di Rasura per raggiungere il punto più alto ai 2140 metri della Cima Rosetta e scendere quindi nuovamente verso il traguardo posto dove si era partiti. In tutto con 1550 metri di dislivello positivo e altrettanti in discesa. Crucifero chiude 15^ tra le donne in 3:18.39.
Fabio Marchese ha invece corso la Maratonina di Castel Rozzone, in provincia di Bergamo, con il tempo finale di 1:27.38 che gli è valso il 57° posto maschile ed il 13° tra gli SM40.

Da segnalare nel pomeriggio di sabato il 25° posto di Oreste Alegi nella Scigamatt, la gara di Acquate con ostacoli di ogni tipo sul percorso, all'insegna del folklore e del divertimento. Per Oreste ed il suo costume da Braveheart tempo finale sul percorso di 12,5 km di 1:34.58.

domenica 7 settembre 2014

Due gare per Dell'Oro, Mazzei e i Gerosa a Sanremo

Fine settimana all'insegna del triathlon per la 3Life. Tra i protagonisti del week end c'è Renato Dell'Oro che ha preso parte a due gare in due giorni a Forte dei Marmi. Sabato l'atleta brianzolo ha gareggiato nel triathlon olimpico conquistando il 106° posto maschile ed il 31° di categoria tra gli S4 fermando il cronometro a 2:31.42. Per lui prima frazione a nuoto di 1500 metri chiusa in 34.09, seconda in bici per 40 km in 1:12.02 e terza podistica per 10 km in 42.42.
Quest'oggi appuntamento invece con la distanza sprint chiusa in 82^ posizione in 1:18.14, 17° tra gli S4, nuotando 750 metri in 19.47, completando i 20 km ciclistici in 36.35 e i 5 a piedi in 19.33.

In tre hanno invece preso parte al Triathlon Olimpico di Sanremo vinto dal lecchese Ivan Risti, portacolori della DDS di Milano, in 1:59.09. Per la 3Life 27^ posizione di Giovanni Mazzei in 2:18.00, tempo che gli vale il quarto posto di categoria tra gli S2, mentre i suoi due compagni di squadra, i fratelli Michele  e Fabio Gerosa chiudono rispettivamente 72° in 2:27.25 e 132° in 2:42.39. Per Mazzei una gara in recupero, considerando che era 119° dopo la parte a nuoto (25.54), recuperando posizioni soprattutto nei 10 km a piedi corsi in 38.31 sesto tempo generale dopo il 1:13.33 ottenuto in bici.
Michele Gerosa ha nuotato i 1500 metri in 29.07, chiudendo poi la seconda frazione in 1:17.42 e la terza in 40.34. Per Fabio Gerosa invece intertempi di 34.26, 1:19.11 e 49.00.